Sedie in legno, rami di acacia spinosa, polivinilcloruro, bitume, vernice per vetro
150x85x85 cm
Combinando materiali diversi in una architettura dinamica eppure stabile, questa opera vuole evocare gli aspetti più inquietanti del domestico. Attraverso un approccio poetico, rappresentato dall’intrusione di forze esterne nella relazione, l’opera mette insieme l’ambiente domestico – le due sedie in dialogo – e la natura – i rami di acacia spinosa, detta anche ‘spina santa’ perché la stessa della corona di spine del Cristo – in un equilibrio che mostra la fragilità della vita. La casa diviene così proiezione sacra e profana della psiche.